venerdì 25 dicembre 2015

Arrendiamoci alla Pace!


Risvegliare l'intelligenza è il solo rimedio per prevenire la guerra,
ma per far questo bisogna essere noi stessi liberi.


Resa incondizionata all'intelligenza e all'amore


Krishnamurti:scritti.

All'inizio degli anni cinquanta, a Krishnamurti fu chiesto perché pensava che la crisi del mondo a quel tempo fosse 
eccezionale.
 Egli fornì tre ragioni. Innanzitutto, perché i conflitti mondiali non vertevano su questioni territoriali o economiche, ma sulle idee, e le ideologie erano gli assassini più crudeli che avrebbero fatto o richiesto qualunque sacrificio per la causa dei loro ideali da chimera. Secondo, perché l'uomo e il valore della vita umana avevano cessato di essere importanti per le guide politiche del mondo, le quali potevano considerare con equanimità la distruzione di milioni di persone se vi trovavano qualche vantaggio politico. Terzo, a causa del valore e dell'importanza esagerati che l'uomo dava ai beni materiali e a fedeltà particolariste, poiché una tale attitudine mentale era alla base della violenza umana e dell'odio.

Queste circostanze, disse Krishnamurti, costituivano una crisi senza precedenti che richiedeva una soluzione senza precedenti: nulla di meno che una rivoluzione psicologica, un cambiamento fondamentale nella mente e nella natura umana.
Rivoluzione è un termine chiave nella filosofia di Krishnamurti.
Ciò che le persone generalmente chiamano rivoluzione, egli affermò, è semplicemente continuità modificata, per quanto sangue venga sparso e per quanta sofferenza si incontri a causa di ciò. Le rivoluzioni che coinvolgono cambiamenti nei sistemi politici inevitabilmente falliscono, "perché un sistema non può trasformare l'uomo; è sempre l'uomo a trasformare il sistema come mostra la storia".
La graduale riforma politica, in quanto distinta dalla rivoluzione, è anch'essa inutile perché la riforma ha sempre bisogno di un'ulteriore riforma ed è un processo senza fine, "come cercare di ripulire l'acqua di un serbatoio che viene costantemente riempito di acqua sporca". La rivoluzione basata su credi religiosi e dogmi deve anch'essa fallire perché coinvolge l'esercizio dell'autorità e il diniego della libertà, generando così conflitto sia nell'individuo che nella società il che rende la confusione soltanto peggiore. Così la rivoluzione stessa è una chimera? E' irrealistico cercare il cambiamento? Dovremmo accettare la natura non rigenerata dell'uomo e lasciare la questione a Dio, vivendo nel frattempo una vita morale ed onesta per quanto possibile, date le circostanze?
Naturalmente, Krishnamurti non ha mai proposto una tale attitudine rassegnata e negativa. Egli credeva che una rivoluzione non è soltanto essenziale, ma anche possibile. Non minimizzava il problema. In effetti egli affermò che "i nostri problemi -sociali, ambientali, politici, religiosi - sono così complessi che possiamo risolverli soltanto con l'essere semplici... Questi problemi richiedono un nuovo approccio; ed essi possono essere avvicinati così, soltanto quando siamo semplici, realmente semplici interiormente."
Questa semplicità non è ingenuità o stupidità, ma il liberare la mente da tutte le idee e dalla cosiddetta conoscenza che blocca la diretta percezione ed esperienza della realtà. 
"La nostra struttura sociale è molto intellettuale; egli scrisse, "coltiviamo l'intelletto a spese di ogni altro fattore del nostro essere e perciò stiamo soffocando di idee."

I problemi, comunque, non cedono all'attacco delle idee, perché le idee ci impediscono di vedere un problema nella sua totalità e in tutte le sue ramificazioni.
E' soltanto quando c'è un tale vedere e una tale comprensione che avviene il cambiamento e questo coinvolge l'essere semplici nel senso inteso da Krishnamurti.

1975

Il pensiero ha costruito questa civiltà dell'aggressione, della competizione e della guerra, e tuttavia questo stesso pensiero é sempre alla disperata ricerca dell'ordine e della pace.
Ma il pensiero, per quanti sforzi faccia, non troverà mai l'ordine e la pace.

Il pensiero deve tacere perché l'amore sia.

Domanda: com'è possibile risolvere l'attuale caos politico e la crisi mondiale ???
 Vi è qualcosa che l'individuo possa fare per impedire la guerra incombente???

Krishnamurti: la guerra è la proiezione spettacolare e sanguinosa della nostra vita di tutti i giorni: non è così?
La guerra non è che l'espressione esterna del nostro stato interiore, è una dilatazione della nostra azione quotidiana. é più spettacolare, è più sanguinosa e più distruttiva, ma è il risultato collettivo delle nostre attività individuali.
Perciò, voi ed io siamo responsabili della guerra e, che cosa possiamo fare per fermarla?

Ovviamente, la guerra che sempre incombe, non potrà essere impedita da voi o da me, perché è già in movimento, ha già luogo, sebbene, per il momento, prevalentemente a livello psicologico.
Poichè è già in movimento, non la si può fermare: i problemi sono troppi, troppo grandi e già compromessi.
Ma voi ed io, vedendo che la casa è in fiamme, possiamo comprendere la causa dell'incendio, allontanarcene e costruire in luogo nuovo, con materiali diversi ed incombustibili, che non produrranno altre guerre.
E' tutto ciò che possiamo fare.
Voi ed io possiamo vedere che cosa crei le guerre, e se abbiamo interesse a porvi fine, possiamo cominciare col trasformare noi stessi, che siamo la causa stessa delle guerre.
Possiamo controllare le circostanze, perché le abbiamo create noi.
La società è il prodotto della relazione, della vostra e della mia insieme. Se mutiamo nel nostro rapporto, muterà la società; contare puramente sulla legislazione, sulla costrizione, sulla trasformazione della società esteriore, restando internamente corrotti, continuando internamente a perseguire il potere, la posizione, il dominio, significa distruggere l'esterno, per quanto esso sia stato costruito accuratamente e scientificamente. Ciò che è all'interno travolgerà sempre l'esterno.

Che cosa causa la guerra: religiosa, politica o economica?
Ovviamente la fede, o nel nazionalismo, o in un'ideologia, oppure in un dogma particolare. Se non avessimo fede ma buona volontà, amore e considerazione l'uno per l'altro, non vi sarebbero guerre. Ma siamo nutriti di fedi, idee e dogmi, e perciò alleviamo lo scontento.

Ovviamente ciò che causa la guerra è il desiderio di potere, di prestigio, di denaro; e anche la malattia chiamata nazionalismo, l'adorazione di una bandiera, e la malattia dell'organizzazione religiosa, l'adorazione di un dogma.
Tutte sono cause di guerra; se tu, come individuo , appartieni a qualcuna delle religioni organizzate, se tu sei avido di potere, se tu sei invidioso, sei costretto a produrre una società il cui risultato sarà la distruzione.

Così, una volta di più, dipende da voi e non dai capi: non dai così detti uomini di stato e così via. Dipende da voi e da me, ma sembra che non ci se ne renda conto. Se almeno una volta sentissimo realmente la responsabilità delle nostre azioni, come rapidamente porremmo termine a tutte le guerre, a questa miseria atroce! Ma ecco, siamo diversi. Abbiamo tre pasti al giorno, abbiamo il nostro lavoro, i conti in banca, piccoli e grandi, e diciamo: "per amor di dio, non ci disturbate, lasciateci in pace".

 Quanto più siamo in alto, quanto più ci occorre sicurezza, intoccabilità, tranquillità, tanto più vogliamo esser lasciati soli, mantenere le cose come stanno; ma come stanno non potranno rimanere, perché nulla vi è che le mantenga, e tutto si disintegra. Non vogliamo affrontare queste cose, non vogliamo accettare il fatto che voi ed io siamo responsabili delle guerre. Voi ed io possiamo parlare di pace, tenere conferenze, sedere intorno ad un tavolo e discutere, ma all'interno, psicologicamente, vogliamo il potere e la posizione, è l' avidità che ci spinge. 
Intrighiamo, siamo nazionalisti, siamo legati a fedi e a dogmi, per i quali siamo pronti a morire e a distruggerci l'un l'altro. 

Pensate che uomini come voi e io posso avere la pace nel mondo? Per avere la pace, dovrete essere in pace; vivere in pace significa non creare antagonismi. La pace non è un'ideale. 
Secondo me un ideale non è altro che una via di fuga, un'evitare ciò che è, un contraddire ciò che è. Un ideale impedisce l'azione diretta su ciò che è. Per avere la pace dovremo amare, dovremo cominciare non col vivere una vita ideale, ma col vedere le cose quali sono ed agire su di esse, trasformarle. 

Finché ciascuno di noi perseguirà la sicurezza psicologica, la sicurezza fisiologica di cui abbiamo bisogno, - cibo veste riparo - verrà distrutta.
Possediamo la sicurezza psicologica, che non esiste; e la perseguiamo, se lo possiamo, mediante il potere, la posizione, i titoli, i nomi: e questo distrugge la sicurezza fisica. Tutto ciò è ovvio, se lo guardate bene.

Per portare la pace nel mondo, per porre fine a tutte le guerre, occorre una rivoluzione entro l'individuo, in voi ed in me. La rivoluzione economica non ha significato senza questa rivoluzione interiore, poiché la fame è il risultato dello scarso assestamento delle condizioni economiche determinato dai nostri stati psicologici: avidità, invidia, cattiva volontà, voglia di possedere. 
Per porre fine all'angoscia, alla fame, alla guerra, occorre una rivoluzione psicologica e pochi di noi sono pronti ad affrontarla.

Parleremo di pace, proteggeremo leggi, creeremo nuove leghe, le nazioni unite e così via, e così via; ma non otterremo la pace, perché non abbandoneremo la nostra condizione, la nostra autorità, il denaro, la proprietà, la nostra stupida vita. Contare sugli altri è assolutamente futile; gli altri non ci porteranno la pace.
 Nessun capo ci darà la pace, nessun governo, nessun esercito, nessun paese. 

Ciò che porterà la pace è una trasformazione interiore che comporterà un'azione esteriore. 

La trasformazione interiore non è l'isolamento, non è ritirarsi dall'azione esterna. 
All'opposto, vi può essere azione retta soltanto quando vi è retto pensare, e non vi sarà retto pensiero se non vi sarà conoscenza di se.
 Senza conoscere noi stessi, non vi sarà pace.

Per porre fine alla guerra esteriore, dovremmo cominciare a porre fine alla guerra dentro noi stessi.

Qualcuno, fra noi, assentirà dicendo "sono d'accordo", e uscirà di qui facendo esattamente la stessa cosa che ha sempre fatto da dieci o venti anni. 
Il vostro accordo è puramente verbale e non ha significato, poiché le miserie e le guerre del mondo non verranno certo impedite dal vostro annuire casuale. 
Vi porrete fine soltanto quando vi renderete conto del pericolo, vi renderete conto della vostra responsabilità, quando non la lascerete a qualcun'altro. Se vi renderete conto della sofferenza, se vedrete l'urgenza di un'azione immediata e non rimanderete, allora vi trasformerete; la pace verrà soltanto quando voi stessi sarete in pace col vostro vicino.


giovedì 5 novembre 2015

Terra,Acqua e Semi! Questa è la madre di tutte le battaglie! RESISTENZA!





L’INIZIO DELL’ERA DELLE MULTINAZIONALI, LA FINE DEGLI STATI DEI POPOLI

Terra,Acqua e Semi,l'attacco alle radici della nostra sopravvivenza fisica e spirituale!

 

Julian Assange, editore di WikiLeaks, ha sostenuto che:
 “Il TTIP ha segretamente previsto l’istituzione di un “Tribunale Sovranazionale” autocefalo [non dovrà rispondere a nessuno delle proprie decisioni], nell’ambito del quale le Multinazionali potranno citare in giudizio gli Stati Nazionali. 
Questo sistema è una sfida alla loro sovranità parlamentare e giudiciale. Tribunali di questo tipo sono già stati implementati per “raffreddare” l’adozione di misure volte alla tutela dell’ambiente, della salute pubblica e delle politiche di trasporto pubblico”.

e c'è ancora di più......non c'è mai fine all'avidità di queste multiamebe mangiauomini......
Approposito di carne e insaccati cancerogeni....
cosa che è risaputa da molti anni....ma
  “perchè l’oms ha fatto questa dichiarazione solo oggi (supportata da ricerche scientifiche “autorizzate” solo adesso) ? "
Cosa sta per accadere? ……


  Arrivano i tecnoalimenti prodotti sinteticamente nei laboratori ,anche a base di nanoparticelle di cui gli effetti sulla salute sono tutt’ora sconosciuti,  riguardano i punti 1 , 4 , 7 della tabella diffusa dalla commissione europea e sono stati autorizzati alla loro diffusione dentro l’ue da una seduta plenaria del parlamento europeo di fine ottobre, salvo parere contrario dell’efsa (notoriamente dalla parte delle multinazionali) ,ma non c’è da sperare!


novel-food-infografica


Quindi???che fare?
semplice!continuiamo e sempre più a coltivare per quanto possibile in modo biologico e senza chimica e nutriamoci dei nostri prodotti che sono gli unici sicuri,
e poi utilizziamo i GAS per rifornirci, direttamente dal contadino e produttore di tutto ciò che è necessario per la nostra alimentazione.
Niente supermercati e prodotti trasformati, lavorati e distribuiti da chicchessia!!
Meno ma con un infinito valore a livello nutritivo-etico ed ecosostenibile!!   
Informatevi nella vostra zona ,se abitate in città ci sono sicuramente dei GAS(gruppi di acquisto solidale), contattateli e troverete tante belle persone, farete amicizie e collaborerete per una vita ogni giorno più sana e felice!
Qui sotto vi segno comunque il Gas di Sestri Levante:
gas-sestri-levante@googlegroups.com
o per qualsiasi info postate pure qui....
Buoni Acquisti solidali!

"Chi non bada a ciò che mangia difficilmente baderà a qualsiasi altra cosa."
 Samuel Johnson

"Un'idea,un concetto,un'idea,finchè resta un'idea è soltanto un'astrazione.Se potessi mangiare un'idea, avrei fatto la mia rivoluzione."
Giorgi Gaber 


martedì 4 agosto 2015

Giù le mani dal nostro mare!!!! Quale sovranità se non c'è più acqua,terra,semi,libertà??



 Sono sempre più numerosi i permessi di ricerca accordati dal ministero dell’Ambiente alle multinazionali del petrolio in tutti i mari del meridione che consentono l’uso di tecniche sismiche invasive e distruttive che faranno da preludio alle piattaforme petrolifere che occuperanno il nostro mare con la funesta possibilità di devastarlo.






Come si fa a vendere ciò che non ti appartiene?questo governo,la sinistra per di più!!!!!,lo fa,
senza pudore ,vergogna,impunemente,con l'arroganza che li contraddistingue e con la certezza che intanto il popolo italiano ormai è sedato e non reagisce più a nulla.
Dopo aver fatto fallire fior di artigiani,commercianti,ora è la volta dei contadini e adesso passiamo al turismo e all'ultima risorsa che ci resta:acqua e terra.
In quest'ottica anche l'attuale attacco in Puglia col pretesto della Xilella,distruggere un economia basata su i piccoli agricoltori e su prodotti d'ecellenza in cambio di campi da golf, proprietà alle multinazionali e loro controllo del territorio,delle colture e del turismo.
Non c'è limite all'ingordigia senza fine di questi uomini famelici senza onore e senza famiglia,senz'anima,perchè l'hanno venduta molto tempo fa e continuano per denaro e potere a vendere ciò che non è loro....l'Italia!
leggete documentatevi.... ma è così allucinante quello che sta accadendo,attaccano su più fronti senza tregua,così che diventa difficile ogni giorno scendere in piazza a manifestare contro e così tutto passa...
nell'ignavia,indifferenza generale.
Vorrei che fosse un incubo e potermi svegliare da questo mondo che non mi rappresenta ormai da troppo tempo, non solo ma mi disgusta, mi toglie la vita,l'aria,il mare,la terra, i semi.....i sogni!
cosa aspettiamo ,prima di reagire,la deportazione di massa???

Uscite per favore dalle vostre case ( che non sono più vostre, ma in ostaggio dello stato,portate i bambini( loro saranno carne da macello in uno stato che non lascia più nessun diritto ai suoi cittadini),non siate indifferenti questa è la nostra vita!!ci stanno portando via tutto ciò che conta,neanche Orwell era arrivato a immaginare tanto....

Uscite e unitevi a chiunque abbia un pò di buon senso e amore per la vita, la terra, la natura,la libertà!!
per favore se avete ancora un briciolo di umanità non rimanete passivi nelle vostre case davanti al televisore!
queste sono le ultime battaglie,se le ignoriamo saremo schiavi tristi senza una casa, una terra,diritti,avremo il solo diritto di comprare le loro merci avariate e malate che occludono la mente e il cuore e avremo perso tutto ciò che conta veramente!


Giù le mani dal nostro mare”, quest’anno avrà 22 tappe in quattro regioni italiane (Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata). Tre saranno quelle sicule: Licata (8 agosto), Gela ed Agrigento (9 agosto).
In attesa dell’inizio del tour previsto per sabato 8 agosto, il 2 agosto in queste regioni si terrà il “NoTrivDay”.

Il12 agosto a Torre Canne in Puglia!!!!
NON MANCATE!
altrimenti non ci sarà più una spiaggia dove andare a fare il bagno nè un mare da godere!
 Per maggiori informazioni e per le date del tour è possibile visitare il sito ufficiale www.giulemanidalnostromare.it" M5S Sicilia



"Quando avrete abbattuto l'ultimo albero,
inquinato l'ultimo fiume,
catturato l'ultimo pesce,
vi accorgerete che i soldi non si mangiano"
(Antico proverbio Indiano)

 "Perchè il male abbia il sopravvento è sufficiente che i buoni restino in silenzio."

martedì 23 giugno 2015

La Nostra madre terra che ci sostenta e governa...Pope Francis: A new ecological Paradigm is necessary




 "Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti fiori et herba"

 Laudato sii, o mio Signore, per nostra Madre Terra,
la quale ci sostenta e governa e
produce diversi frutti con coloriti fiori ed erba.



 


 Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sul da farsi........ 
legga qui sotto l'Enciclica di Papa Francesco!


La Laudato si’ è un Manifesto del 21° secolo per la democrazia della Terra




 "Perchè il male abbia il sopravvento è sufficiente che i buoni restino in silenzio."


Si può fare molto anche individualmentre,ricordiamoci che ciò che spendiamo ogni giorno è come un voto; sta alla mia coscienza e consapevolezza darlo alle grandi multinazionali che avvelenano una parte del mondo e   affamano l'altra o ai piccoli produttori locali virtuosi,alle famiglie che con amore continuano a coltivare,produrre, trasformare con coscienza e con cura.
Quindi acquistate i vostri prodotti da chi conoscete, localmente, da chi fa pratiche oneste e sane, chi coltiva biologico, non sfrutta, non uccide, non devasta per il solo proprio guadagno e a danno di tutti.
Oggi si può ancora scegliere e fare scelte più etiche e consapevoli a partire dal cibo fino all'utimo oggetto di cui abbiamo bisogno o pensiamo di averne...AGIRE ORA!
Così creiamo intorno a noi un mondo più pulito,creiamo reti sociali di solidarietà,umanità,collaborazione,condivisione.
Incominciamo noi a essere coerenti, lottare contro queste forme di potere dittato-economico implica un pò di coerenza, per esempio rinunciare alla coca cola o a tutti quei prodotti industriali che avvelenano noi , i nostri figli e la nostra terra!
RESISTENZA PACIFICA E CONSAPEVOLE!
 
                     

domenica 19 aprile 2015

Resistenza per gli ulivi in Puglia.

 Gli Ulivi della RESISTENZA



 per chi è sveglio e con occhi ,orecchie  e cuore aperti.....
....dall'amata Puglia eccovi delle fonti d'informazione garantite su quello che sta accadendo in Salento
 da:
All’ombra degli ulivi è nato un movimento!

È un fiume in piena il Salento, che i politici non sanno ascoltare, i mercanti 
non vogliono riconoscere, i grandi media non riescono a capire e a mostrare. 


Rabbia, creatività, determinazione si diffondono in molti modi.

 Almeno tre presidi permanenti nelle campagne, azioni di pressione al livello europeo e sotto i tribunali, campagne di informazione con centinaia di incontri nei territori (non solo in Puglia), uso costante dei social network, iniziative di artisti, ma anche pic-nic festosi e ribelli come quello di domenica a Veglie (e il 25 Aprile appuntamento a Oria)

 Persone di età e percorsi diversi mettono in comune saperi e pratiche, dubbi e lotte, storie e speranze.




 Hanno già rotto la gabbia di silenzio e bugie del governo, hanno costretto a 
 ridurre il numero di alberi da abbattere, hanno fermato per il momento le operazioni di abbattimento degli ulivi, ma soprattutto hanno cominciato a rifiutare la dittatura del denaro e a riempire di senso la parola comunità. 



Altro che primavera pugliese: un movimento di questo tipo, dicono, qui non si era mai visto.

Al Popolo degli ulivi è dedicata questa galleria, che raccoglie alcune fotografie 
 arrivate dal Salento (ringraziamo gli autori e le autrici).

Comune-info

http://comune-info.net/…/allombra-degli-ulivi-e-nato-un-mo…/


per aggiornamenti vi rimando a:

Gli ulivi della rESISTENZA su facebook :

https://www.facebook.com/groups/1053006644713425/

lunedì 16 marzo 2015

STOP TTIP e TISA!!! Salviamo l'autodeterminazione di cibo,salute,diritti sociali e ambientali e beni comuni, non sono in vendita!

 STOP  TTIP STOP TISA!!!!







Mentre si è appena concluso a Bruxelles l’ottavo round del negoziato fra Usa e Unione Europea sul TTIP, emergono periodicamente nuovi documenti sull’altro segretissimo negoziato in corso, il Trade In Service Agreement (TISA). Si tratta di un negoziato cui prendono parte i paesi che hanno i mercati del settore servizi più grandi del mondo: Usa; Australia, Nuova Zelanda, Canada, i 28 paesi dell’Unione Europea, più altri 18 Stati, che complessivamente producono il 70 % del prodotto interno lordo globale.

E, naturalmente, l’obiettivo di questo negoziato è la totale liberalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici, riprendendo gran parte del vecchio Accordo generale sul commercio dei servizi (Agcs), discusso per oltre 10 anni all’interno dell’Organizzazione mondiale del Commercio (Omc) e fallito sotto la pressione delle mobilitazioni sociali del movimento altermondialista.
Dopo la prima denuncia del negoziato, fatta da Wikileaks lo scorso giugno, attraverso la pubblicazione di un primo documento, incentrato sulla liberalizzazione dei servizi e prodotti finanziari, dei servizi bancari e dei prodotti assicurativi, un secondo documento è trapelato a metà dicembre attraverso la rete Associated Whistle-Blowing Press, relativo all’intenzione da parte degli Usa di inserire nel negoziato gli interessi della Coalition of Service Industries, lobby statunitense di cui fanno parte IBM, HP e Google, nel promuovere l’accesso e la distribuzione dell’informazione, delle applicazioni e dei servizi scelti dai consumatori, senza alcuna restrizione al trasferimento dei dati tra i paesi, con immaginabili conseguenze per la protezione dei consumatori e per le leggi sulla privacy.

E’ invece di questi giorni un terzo documento, anch’esso diffuso dalla Associated Whistle-Blowing Press, che rivela il deciso attacco alla sanità pubblica portato avanti all’interno del Tisa. Si tratta di una proposta, discussa lo scorso 6 ottobre a Bruxelles, che prevede l’apertura totale delle frontiere al mercato della sanità, valutato in 6 trilioni di dollari, per facilitare la mobilità dei pazienti tra paesi diversi, attraverso la distribuzione di voucher individuali alle persone, che potranno decidere in quali paesi utilizzarli. L’obiettivo è la privatizzazione totale dei sistemi sanitari con grande vantaggio dei cittadini più ricchi, delle cliniche private e delle compagnie assicurative, il tutto pagato con i soldi dei contribuenti.

Anche il capitolo sulla sanità, come gli altri precedenti, porta la clausola “confidential”, ribadendo la segretezza del negoziato, che prevede l’impegno dei governi a non rivelarne i contenuti non solo in corso d’opera, bensì fino a cinque anni dopo l’approvazione.
Tisa e Ttip costituiscono il più compiuto attacco portato avanti in questi anni ai diritti del lavoro, ai beni comuni e ai servizi pubblici, ai diritti sociali e ambientali, oltre a determinare il definitivo passaggio dallo stato di diritto allo stato di mercato, con la fine della democrazia e della sovranità popolare.

Ma fermarli si può: in questi giorni a Bruxelles le diverse campagne nazionali Stop Ttip hanno consolidato la rete d’iniziativa comune; e, mentre la petizione europea promossa dai movimenti viaggia a pieno ritmo verso i 2 milioni di firme, è posizionata ai blocchi di partenza la costruzione di una forte mobilitazione sociale, in tutti i paesi europei e negli Usa, per il prossimo
18 aprile, giornata transnazionale di protesta contro Ttip, Ceta (accordo di libero scambio Ue-Canada) e Tisa.
Nessuno che abbia a cuore il diritto al futuro può chiamarsene fuori.

Marco Bersani Attac Italia





Personalmente lancio questa forma di protesta: BOICOTTAGGIO di tutti i prodotti americani , in primis, 
e poi anche gli altri che prendono parte a questa mortifera iniziativa.
Fondalmentalmente basta evitare i supermercati, comprare solo prodotti italiani e sopratutto a km 0,e di sicura provenienza italiana.
Utilizzate i numerosi GAS(gruppi di acquisto solidale) che esistono un pò ovunque ormai e aiuterete l'economia locale, la vostra salute e quella dei vostri figli! 
AGIRE ORA!

mercoledì 14 gennaio 2015

LA RIVOLUZIONE INIZIA DA...ME!




Buon 2015 !! ...
...a quelli che pensano che la nostra salvezza non è disgiunta da quella di tutti gli altri esseri e della natura nella sua totalità,
ogm esclusi!

 vorrei...vorrei...per un anno veramente nuovo:
...che si pensasse prima di mangiare qualsiasi cosa ci mettono nel piatto o al supermercato,ed essere consapevoli della violenza che  è coinvolta  in tutto il lungo cammino che l'ha portata a noi..
...vorrei che rifiutassimo la guerra e la violenza in tutte le sue forme!
....che non usassimo più il denaro ma, se necessario,
 vorrei che fossimo consci del fatto che il nostro acquisto è un voto, una scelta il più delle volte inconsapevole e distratta,fonte di nefande abitudini,
 che può essere invece la più importante arma solidale verso chi produce biologico,naturale, non per ingrassare i profitti di multinazionali ma per aiutare concretamente chi fa pratiche etiche sul nostro territorio,chi arricchisce veramente il territorio, ama la vita e non il profitto di pochi e la morte civile e oramai anche fisica dei miti ,dei poveri e dei deboli.
....vorrei che si rispettassero i diritti degli uomini degli animali e della terra e non che si depenalizzassero 112 crimini.
...vorrei che i ladri, mafiosi, delinquenti non potessero neanche pensare di entrare al governo della mia terra!
...vorrei che non ci fosse nessun profitto su acqua,
 (L'acqua è sacra in ogni paese, cultura e fede del mondo: l'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano l'ha già messo in vendita.

L´acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto.)
e così terra,aria, semi,animali,uomini e natura!
...vorrei che nessun potere politico nazionale o sovranazionale   potesse privarci della nostra sovranità alimentare e popolare.

Vorrei vorrei...ma non basta!
è il momento di agire, prendere posizione e iniziare anche dalle piccole cose, i nostri gesti quotidiani.
Esigiamo quello che ora ci sembra impossibile!!! 
ma iniziamo noi in prima persona con le nostre azioni quotidiane a non finanziare più questa macchina infernale,
non possiamo più dire che non sapevamo....
forse dimentichiamo, per pigrizia, ignavia,per "quieto vivere"...
ma questo ci sta uccidendo, estinguendo, sta divorando i nostri diritti di essseri umani, le nostre speranze, il nostro futuro e di quelli che verranno dopo di noi.



  " La crisi è una crisi delle coscienze.
 Una crisi che non può più accettare le vecchie norme, i vecchi modelli, le antiche tradizioni.
 E considerando quello che è il mondo oggi, con tutte le sue miserie, i suoi conflitti, la sua sconcertante brutalità, le sue aggressioni,e così via…
 L’uomo è ancora com’era in passato. 
E’ancora brutale,violento,aggressivo, avido, competitivo. 
Ed  ha costruito una società basandosi su questi principi.
 
 Non si può creare alcuna unità di misura efficace del benessere per una società profondamente malata."
 




Affrontare il problema in scala ridotta

    "In un mondo di grandi organizzazioni, di grandi mobilitazioni e movimenti di massa, abbiamo paura di agire su piccola scala; temiamo di essere piccole persone che si occupano del loro orticello. E così diciamo a noi stessi: “Che cosa posso fare personalmente? Bisogna che mi unisca a un grande movimento per fare delle riforme”. Al contrario, la vera rivoluzione non avviene attraverso i movimenti di massa, ma attraverso una rivoluzione interiore della relazione. Soltanto quella è vera riforma, una radicale e continua rivoluzione. Noi abbiamo paura di cominciare dal piccolo, perché il problema è talmente vasto che pensiamo di doverci incontrare con molte persone, con grandi organizzazioni, con dei movimenti di massa. Ma certamente dobbiamo cominciare ad affrontare il problema in scala ridotta, cioè da “me” e “te”. Quando comprendo me stesso, comprendo te, e da quella comprensione sorge l’amore. "

(Jiddu Krisnamurti)