giovedì 10 aprile 2014

LIBERAZIONE ANIMALE! - Animal Liberation!



Liberazione Animale
 


Il silenzio che uccide

Provate a immaginare di essere prigionieri in un campo di concentramento, di essere rinchiusi senza conoscerne la motivazione.
Provate a immaginare di essere sfruttati, di essere inseminati artificialmente, di essere derubati dei vostri figli.
 Intorno a voi solo fili spinati o celle strettissime.
 Potete gridare il vostro dolore, ma nessuno vi sente perchè il luogo in cui siete detenuti è stato appositamente costruito lontano dagli occhi e dalle orecchie di tutti.
 Nessuna speranza di salvezza quindi, niente di niente.
Là fuori le vostre urla, le vostre richieste di aiuto non arrivano.
Là fuori, le persone superiori, dedite all’ecologia, alla pace, alla spiritualità e alla tolleranza non devono essere disturbate.
 La loro sensibilità non può accettare di vedere e sentire quello che vi sta accadendo, quello che il loro stesso comportamento sta determinando.
Dopo  anni di attivismo vegan posso affermare con una certa sicurezza che la gente non diventa vegan per una questione razionale o ideologica.
 La gente diventa vegan quando questo orribile silenzio si rompe, quando le immagini e i suoni degli allevamenti e dei macelli, in qualche modo, riescono a irrompere nella realtà quotidiana.
A quel punto accade qualcosa di importante:  si recupera la naturale empatia, si aprono le porte della sensibilità, del cuore, della mente. Si diviene consapevoli dell’ingiustizia alla quale stiamo partecipando.
 E si dice basta.
E per rompere questo silenzio non bastano i discorsi, le teorie filosofiche, i dati scientifici, occorre vedere e sentire, occorre guardare negli occhi le vittime prima che divengano merce, occorre disobbedire a chi, questo silenzio, lo chiede, e spesso lo impone.
Ma il silenzio, da sempre, è il complice indispensabile di ogni ingiustizia, di ogni atrocità.
Molti lo preferiscono. Un composto e garbato silenzio è più comodo e più facile, non mette in crisi nessuno, non rovina la festa a nessuno.
Ma questo garbato e composto silenzio è un silenzio che uccide, è il silenzio dell’indifferenza, un silenzio di gran lunga più violento, cinico, intollerante di qualunque video o foto che un vegan potrà mai mostrarvi.

 


testo tratto da: troglovegan,Lella e Fabio,qui sotto per chi ha cuore antispecista , per chi desidera diventarloo per chi vuole approfondire,il link:


http://troglovegan.wordpress.com/opinioni-di-un-vegan/

 
 

"Verrà il tempo in cui l'uomo non dovrà più uccidere per 

mangiare, ed anche l'uccisione di un solo animale sarà

 considerato un grave delitto... "
 
 
    Leonardo da Vinci

Nessun commento:

Posta un commento