
TTIP:un trattato segreto che giova solo alle multinazionali e viola i diritti di autodeterminazione, libertà e sovranità alimentare , ma non solo quella,è anche un attacco a tutti gli aspetti fondamentali della nostra vita:alimentazione,salute e ambiente,oltre ad essere un ennesimo attacco alle nostre produzioni eccellenti alimentari e l'ultimo colpo a quello che resta di lavori come l'agricoltore, l'artigiano.
Inoltre, non meno grave comporta l'appropriazione dei servizi pubblici
"Noi:
donne, giovani, associazioni della società civile; sindacati, agricoltori,
movimenti locali e semplici attivisti - invitiamo tutti a fermare le trattative
sulla liberalizzazione degli scambi commerciali e degli investimenti, e per
promuovere una economia sana, che serva davvero allo sviluppo dei popoli e del
pianeta".
Questo
l'invito del movimento #NoTTIP. E cos'è? Nel recente passato, sotto
la pressione delle grandi imprese e dei Governi, sono stati imposti accordi
segreti sul commercio e sugli investimenti, calpestando i nostri diritti e danneggiando
l’ambiente; fra questi il TTP, o TTIP, o Trattato
Transatlantico USA/UE per illibero commercio e la libertà
degli investimenti i [bè… aiuto!].
In realtà il trattato si
basa su accordi segreti che giovano solo alle multinazionali - in
soldoni: le aziende statunitensi potranno chiedere il drastico abbassamento
degli standard europei in materia di precauzione ambientale e diritti del
lavoro; mentre le aziende europee tendono ad allentare le più severe normative
Usa sui medicinali, i test e in merito a regolamentazione finanziaria. In questo video il Nobel per l'Economia Joseph Stiglitz sintetizza questo concetto in
poche parole.
.
[NB • la
conferenza completa aveva titolo "Crisi dell'euro, cause e
rimedi", lectio magistralis tenutasi alla nuova aula dei gruppi parlamentari
e introdotta da Laura Boldrini, la trovate QUI].
In questi
ultimi anni ci ritroviamo a combattere per la libertà dei semi e
per la sovranità alimentare,
addirittura stanno consentendo i brevetti sulla
vita!
per difendere il diritto all'acqua e
per i beni comuni, per difendere il lavoro, i territori, la libertà della rete
e insomma - in sostanza - per i più basilari diritti alla democrazia. E
ora scopriamo che questa battaglia è peggio di una guerra: che viene
condotta anche contro l'ambiente per costringerci a una resa.
La
Procura apre inchieste, ma
l'istituto indiziato "gode di immunità", e inoltre il timore è che
sia troppo tardi.
Come scrive Marco Bersani il TTIP
comporta "una minaccia per la sovranità dei popoli: prevede
infatti la possibilità, per le multinazionali, di denunciare
a loro nome (presso una Corte speciale composta da tre avvocati
d’affari rispondenti alle normative della Banca Mondiale), un paese firmatario
la cui politica avrebbe un effetto restrittivo sulla loro vitalità commerciale;
potendolo sanzionare con pesantissime multe per avere, con la propria
legislazione, ridotto i possibili futuri profitti della multinazionale
denunciante. Per fare un esempio concreto, se il governo italiano dovesse
approvare la legge d’iniziativa popolare del Forum italiano dei movimenti
per l’acqua, riconoscendo finalmente l’esito del voto referendario del
2011, ad accordo vigente potrebbe trovarsi sanzionato per aver impedito,
con la ripubblicizzazione del servizio idrico, futuri profitti alle multinazionali
del settore.
Siamo di fronte ad una vera e propria guerra alla società,
giocata con l’alibi della crisi e con il tentativo di rendere strutturali
le politiche di austerità, riducendo il lavoro, i beni comuni, la
natura e l’intera vita delle persone a fattori per la valorizzazione
dei grandi capitali finanziari".
Ma non
dobbiamo rinunciare a resistere: e anche qui, da queste pagine noi
donne torniamo a chiamare a un asse fra gli attivismi,
in difesa di una vera democrazia.
Tutti
insieme possiamo fermare gli accordi che multinazionali e governi stanno negoziando
in segreto e rovesciare le pesanti conseguenze degli accordi già
presi. Tutti insieme possiamo realizzare modelli di società basati sui diritti
delle persone e non sui privilegi dei gruppi di potere.
Per questo
abbiamo sostenuto l'appello del movimento #NoTTIP a
cittadini, organizzazioni e
organizzando localmente nuovi eventi ovunque.
E' necessario far crescere la
consapevolezza, coinvolgere e mobilitare dovunque le persone per costruire
nuovi modelli di sviluppo commerciale ed economico, a favore delle persone e
del pianeta.
